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La EN 378 è una famiglia di norme (composta da quattro parti) che si applica agli impianti di refrigerazione di tutte le taglie (incluse le pompe di calore), agli impianti secondari di raffreddamento o riscaldamento e agli alloggiamenti di questo genere di impianti. Inoltre sono oggetto di queste norme anche le modifiche degli impianti esistenti che comportano il cambio di refrigerante o la sostituzione dei recipienti in pressione, e la conduzione, manutenzione, riparazione e smaltimento degli impianti esistenti.

In questo articolo abbiamo realizzato una panoramica della normativa in tutte le sue quattro parti. Per un ulteriore approfondimento rimandiamo a questo più esaustivo articolo.

UNI EN 378 – 1

Nella prima delle quattro parti di questa norma vengono specificati i criteri di classificazione e selezione che possono essere applicati ai sistemi di refrigerazione. Questo insieme di criteri viene utilizzato nelle parti 2, 3 e 4.

UNI EN 378 – 2

La seconda delle quattro parti della norma UNI EN 378 riguarda la progettazione, la costruzione e l’installazione dei sistemi refrigeranti. Sono incluse in questa sezione anche le tubazioni, i componenti e i materiale. Qui vengono anche specificati i requisiti per la prova, la messa in servizio, la marcatura e la documentazione. La seconda parte include anche i materiali supplementari non associati direttamente a questi sistemi, ad esempio ventole, motori, motori elettrici e insiemi di trasmissione per sistemi di compressione aperti.

UNI EN 378 – 3

Nella terza parte della norma vengono specificati i requisiti del sito di installazione (ovvero dello spazio dell’impianto e dei servizi) per tutti gli aspetti che riguardano la sicurezza, richiesti a causa del sistema di refrigerazione e dei materiali accessori.

Uni EN 378 – 4

La quarta parte della norma ha ancora a che fare con la tematica della sicurezza. Ma a essere sotto la lente d’ingrandimento, qui sono i requisiti per la sicurezza delle persone e dei beni. Inoltre la norma fornisce le linee guida necessarie per la tutela dell’ambiente ne stabilisce procedure che regolano il funzionamento, la manutenzione e la riparazione di impianti di refrigerazione e il recupero dei materiali refrigeranti.